Non è un caso che, il nervo che innerva buona parte della zona perineale e degli organi genitali, si chiami “nervo vergognoso”. Oggigiorno questa zona non è più “vergognosa”, tuttavia, la zona perineale è ancora ignorata, sconosciuta, maltrattata e ritrattata per tutto il tempo della vita. La mancanza di conoscenza riguardo una regione così importante comporta che gli sforzi eseguiti nella vita quotidiana siano affrontati in modo errato, che ci sia una cattiva educazione sportiva e a scuola, nelle palestre o durante le gare. Tale inesperienza è anche causa di parti che spingono verso l’esterno sia il bimbo che l’utero, la vescica e l’intestino, facendo prolassare questi organi a tal punto che la rieducazione perineale non potrà mai fare risalire.
Il perineo
Il perineo è un insieme complesso di muscoli, situati nella bassa parte del bacino. Lo schema abituale mostra un intreccio incomprensibile di muscoli. L’ elemento più evidente è che vi sono alcune zone di apertura che permettono la minzione, la defecazione, la funzione sessuale e, per le donne, il parto, ma l’architettura di questo insieme muscolare è particolarmente complesso da analizzare, persino per gli studenti di urologia, ginecologia, ostetricia e gastroenterologia.
Oggi giorno per rieducare o rinforzare il pavimento pelvico bisogna avere motivazioni cliniche (dopo il parto, dopo la chirurgia o per motivi di incontinenza), mentre è sempre fortemente raccomandato tonificare gli altri muscoli del corpo per restare in buona salute!
La semplice evocazione di questa parte del corpo riporta subito il concetto di sessualità, nella sua eccezione quasi pornografica e non a funzioni normali ed essenziali per l’equilibrio fisico, psichico e di coppia. In tal modo si ignora l’incomparabile ricchezza di questa parte: nessuna zona del nostro corpo concorre a così tante funzioni vitali quanto il perineo!
A che cosa serve?
Come è stato detto il perineo permette la funzione minzionale, defecatoria e di continenza. Questo muscolo inoltre è implicato nella funzione sessuale, ed è direttamente collegato alla funzione riproduttiva.
Rimane una funzione più complessa, quella del sostegno degli organi. Il perineo si trova al di sotto dei visceri ed è in grado di permettere al loro prodotto di uscire, rimanendo il contenitore al proprio posto. La vescica deve potersi svuotare, e nello stesso modo il retto e l’utero senza che questi organi vengano espulsi rispettivamente con le urine, le feci e il neonato.
Incontinenza urinaria
L’incontinenza è un problema di sanità pubblica: in Francia il 56% di donne ha problemi di incontinenza e , di queste, più del 49% prima dei 40 anni. Inoltre, il 13% fra le giovani donne multipare soffre di fughe di urina durante la pratica sportiva, il 6% di queste devi indossare assorbenti. Nei soggetti che praticano attività sportiva a livello agonistico elevato, la percentuale può arrivare fino al 60% secondo le discipline considerate.
Secondo i dati della società italiana di urologia in Italia sono 2 milioni le donne che soffrono di questo problema. In un precedente rapporto della federazione Italiana incontinenti si calcola che siano circa 5 milioni le persone, maschi e femmine, affette da incontinenza urinaria. Riguardo agli uomini uno su quattro deve essere operato di ernia inguinale dopo i 50 anni e questo evidenzia un problema di iperpressione addominale.
In totale sommando uomini e donne, risulta che un terzo della popolazione sia coinvolto in questo problema.
I problemi che riguardano il perineo non influenzano la durata media della vita, ma incidono molto sul quotidiano, se ne risente dal punto di vista sessuale e rappresentano una spesa importante, anche per quanto riguarda l’automedicazione.
Non esiste ancora prevenzione
Nella medicina moderna, il perineo e il grande sconosciuto, il grande assente: in genere lo si scopre dopo l’insorgenza di un problema, poco si sa di come funzionava prima di allora; inoltre la formazione degli insegnanti di educazione fisica è molto teorica e non sufficientemente approfondita su questo argomento.
Perché parlare di massacro?
Esiste un certo numero di errori (nell’educazione, nella vita quotidiana, nella presa in carico della stipsi, nella rieducazione perineale, nell’accompagnamento a un parto normale, nel post partum, nello sport) che danneggiano il corpo o aggravano le lesioni.
La preparazione al parto e spesso troppo teorica, poco corporea, senza educazione perineale. Le donne escono molto presto dalla maternità e sono lasciate a se stesse durante le prime settimane dal parto, quelle fondamentali per il futuro del perineo. Viene loro consigliato di non sforzare ne il perineo ne i muscoli addominali, mentre al contrario sollecitano queste zone per tutto il giorno e per parte della notte, seduto in modo scorretto o in posizione ortostatica.
La rieducazione perineale tardiva, è troppo concentrata sul rinforzo muscolare, spesso effettuato nella peggiore delle posizioni (semiseduta) senza lavorare sulla statica, sugli sforzi, sulla respirazione.
Il trattamento della stipsi, basandosi solo sulla parte alta (alimentazione introduzione di liquidi), non prende in considerazione la meccanica evacuativa a livello perineale.
Nell’esecuzione degli esercizi fisici, in particolare i cosiddetti addominali, gli sportivi non integrano la respirazione, la statica pelvica e la gestione delle pressioni intraddominali.
Bibliografia:
Périnée, arrêtons le massacre (2011 éd. Marabout, Dr Bernadette de Gasquet)
I ritmi dell’attesa ( Marie Bertherat, Thérèse Bertherat,Paule Brung – Lexitis Editions)
Antiginnastica dedicata al perineo
Sento che c’è ancora il bisogno di approfondire la conoscenza del perineo e dei suoi collegamenti con le altre parti del corpo ed ho pensato di inserire il perineo tra i temi degli stage speciali di Antiginnastica del sabato pomeriggio, affinché si possa continuare a lavorare su se stessi e per raggiungere e mantenere un livello di salute globale.
E anche per chi frequenta i gruppi settimanali di Antiginnastica ed è abituato a lavorare con questo ed altri muscoli meno conosciuti, diventa un momento di scoperta e accrescimento personale.