In questo periodo nel quale gli eventi circostanti ci stanno portando ad essere fisicamente più separati gli uni dagli altri ho pensato proprio ed invece a quel senso di unità che è il fulcro della pratica dell’Antiginnastica. Chi pratica il lavoro da tempo sa come i divieti legati a comportamenti corporei che ci sono stati imposti nell’arco della vita, hanno prodotto rigidità, blocchi, tensioni croniche, veti sui quali con Antiginnastica andiamo ad agire sciogliendoli e con essi le tensioni incistatesi. Vi scrivo per invitarvi a riflettere su come state nel corpo e col corpo in questo particolare momento, dove le circostanze invitano a ridurre il naturale flusso delle relazioni, quindi dei pensieri e delle emozioni. Può essere che proprio in questo momento sia oltremodo necessario mantenere l’attenzione al corpo e quando e dove possibile dare massima continuità al proprio lavoro personale!
Il lavoro con l’Antiginnastica consente di raggiungere l’equilibrio del sistema nervoso perché porta a una consapevolezza chiara e aperta (o ‘presente’) che consente di reagire prontamente a ciò che la situazione richiede. In tempi remoti l’uomo viveva in stretto contatto con la natura e reagiva istintivamente agli impulsi sensitivi. Oggi purtroppo non riusciamo più a seguire allo stesso modo le reazioni e gli impulsi naturali. Nella civiltà contemporanea, infatti, i messaggi di pericolo e di piacere sono spesso confusi e di conseguenza fanno insorgere disturbi che, se si verificano con eccessiva frequenza, possono portare a vere e proprie malattie.
Ognuno lo può
constatare su se stesso. Provate a pensare: come reagite a una
situazione di stress? Alzate le spalle? Stringete i denti? Contraete
i muscoli? In questi casi si nota il seguente comportamento: vi
bloccate, vi difendete e vi chiudete davanti a ciò che vi viene
richiesto. Il sangue arriva in minore quantità alla testa e la
vostra capacità di pensare lucidamente si riduce. Quindi ‘perdete la
testa’, come si dice correntemente. Bloccate così le energie che
potreste usare per fronteggiare la situazione. Se, invece,
sviluppaste la capacità di eliminare questo tipo di reazione o
perlomeno di non lasciarvi sopraffare, sareste in grado di far fronte
alle situazioni problematiche con un atteggiamento più rilassato e
più risoluto.
Essere coscienti del proprio corpo non
significa solo sapere come curarsi, ma anche vivere in armonia con i
propri sentimenti e i propri pensieri. Se, senza rendercene conto,
veniamo sopraffatti dalle emergenze e dimentichiamo noi stessi e le
nostre necessità, non percepiamo più i nostri limiti, né la
sensazione che dovrebbe permetterci di ritornare dentro di noi, per
rigenerarci e riprendere le forze. Da qui derivano quei
blocchi di tensione che si manifestano nei disagi psichici e fisici.
Ritengo che la maggior parte di noi non sia in grado di riconoscere questo stato. Che cosa fare in una situazione di disagio o addirittura d’insofferenza? Una possibilità consiste nel curare direttamente il corpo in modo da rimuovere gli stati di tensione e i blocchi: questo è il fine cui mira l’Antiginnistica.
Fabrizio Zambonelli
(Illustrazione di Marcela Bejarano – Cali Colombia)